Description

Musica e Nazismo: Dalla Musica Bolscevica alla Musica Degenerata | Book

Product Information

UPC: 9788875929626 / 978-8875929626
Product Type: Book
Publisher: Ricordi
Item Number: NR14104600
Language: Italian
Published: 2014

Overview

“Musica e Nazismo” is a rigorous scholarly investigation into the complex and often troubling relationship between music and the Nazi regime in Germany. This 96-page volume offers an in-depth analysis of how music was manipulated and employed as a powerful tool of propaganda, reflecting and reinforcing the ideological goals of the Third Reich.

The book explores the mechanisms of musical censorship, detailing the regime’s systematic categorization of certain works and composers as “degenerate music” (Entartete Musik), which were banned, suppressed, or ridiculed. It examines the impact of these policies on musicians, composers, and the cultural landscape, highlighting stories of persecution, exile, and resistance. Furthermore, the text addresses the broader cultural and social consequences of Nazi control over music, considering how these interventions shaped public taste, artistic expression, and the preservation or destruction of musical heritage during one of the darkest chapters in modern history. This work is essential reading for musicologists, historians, students, and anyone interested in understanding the intersections of art, politics, and ideology under totalitarian regimes.

Italian Translation - Overview

“Musica e Nazismo” è un approfondito studio accademico che indaga il complesso e spesso inquietante rapporto tra la musica e il regime nazista in Germania. Questo volume di 96 pagine offre un’analisi dettagliata di come la musica sia stata manipolata e utilizzata come potente strumento di propaganda, rispecchiando e rafforzando gli obiettivi ideologici del Terzo Reich.

Il libro esplora i meccanismi della censura musicale, illustrando la sistematica classificazione da parte del regime di determinate opere e compositori come “musica degenerata” (Entartete Musik), bandite, soppresse o derise. Vengono analizzati gli effetti di queste politiche su musicisti, compositori e sul panorama culturale, mettendo in luce storie di persecuzione, esilio e resistenza. Inoltre, il testo affronta le più ampie conseguenze culturali e sociali del controllo nazista sulla musica, considerando come tali interventi abbiano influenzato il gusto pubblico, l’espressione artistica e la conservazione o distruzione del patrimonio musicale durante uno dei periodi più oscuri della storia contemporanea. Un’opera fondamentale per musicologi, storici, studenti e chiunque voglia approfondire le intersezioni tra arte, politica e ideologia sotto regimi totalitari.

Product Features

Format: Book
Publisher: Ricordi
Item Number: NR14104600
ISMN: 9788875929626 / 978-8875929626
Language: Italian
Page Count: 96 pages

Interesting Facts

Historical Context: This book provides insight into how the Nazi Party viewed various musical genres, labeling certain styles as "degenerate" based purely on their associations with marginalized communities and ideologies.
Censorship of Expression: The regime imposed strict controls on musical performance and composition, limiting artistic freedom and suppressing works deemed politically or culturally undesirable.
Cultural Reflection: The study reflects on the broader implications of using art as a means of control, raising important questions about the role of music in society and its potential for both oppression and liberation.

Italian Translation - Interesting Facts

Contesto Storico: Questo libro offre un’analisi di come il Partito Nazista considerasse vari generi musicali, etichettando alcuni stili come “degenerati” esclusivamente in base alle loro associazioni con comunità marginalizzate e ideologie.
Censura dell’Espressione: Il regime impose rigidi controlli sull’esecuzione e la composizione musicale, limitando la libertà artistica e sopprimendo opere giudicate politicamente o culturalmente indesiderabili.
Riflessione Culturale: Lo studio riflette sulle implicazioni più ampie dell’uso dell’arte come strumento di controllo, sollevando importanti interrogativi sul ruolo della musica nella società e sul suo potenziale sia di oppressione che di liberazione.